La gita estiva della Figli di Guido Lapi è ormai diventata una tradizione. Un’occasione per stare insieme, scoprire posti nuovi e provare esperienze che ci uniscono sempre di più. Dopo il promontorio di Portofino e Camogli, il tour dei Fossi in barca a Livorno, dopo l’Argentario, dopo l’avventura al Canyon Park sul fiume Lima… dove potevamo andare quest’anno? In azienda abbiamo uno spiccato talento per la poesia (e non solo quella della concia al vegetale, sono famose le rime scherzose e pungenti che i nostri esperti Tiziana e Luca producono in ogni occasione festosa). Abbiamo voluto quindi celebrare questa passione per la scrittura facendo la nostra gita nel “Golfo dei Poeti”.
Da La Spezia a Portovenere in barca, poi in tour attorno alle isole del Golfo sempre in barca (Palmaria, Tino e Tinetto) e infine un bel bagno e immancabili tuffi alla batteria Carlo Alberto, proprio davanti alla chiesa di San Pietro, con la visione più iconica e scenografica di Portovenere. E in tutto questo non poteva mancare il giusto momento di relax… Un gran finale è stato infatti quello con le gambe sotto il tavolino, gustando tutti insieme le specialità liguri.
Un’assolata giornata insieme: Figli di Guido Lapi, da oggi anche naturalmente poeti!
Dal 12 al 19 giugno Francesco Lapi, Vicepresidente Lapi Group, e Stefano Pinori, direttore Figli di Guido Lapi, hanno fatto visita in Argentina a Unitan, lo storico produttore di estratti di Quebracho, che l’azienda rappresenta in Italia da sempre (i primi rapporti con i “progenitori” dell’attuale società risalgono addirittura agli anni ‘30 del secolo scorso, dunque ancor prima della fondazione di Figli nel 1951). In altre parole per Figli di Guido Lapi Unitan è molto più di un semplice fornitore rappresentato, è come si dice un vero e proprio “asset”.
La visita è servita per scoprire alcuni aspetti della produzione del quebracho ancora inediti. Per prima cosa, la sostenibilità su cui è improntata tutta l’attività di Unitan: la nuovissima centrale termica a biomasse (un impianto di cogenerazione) sfrutta il “cippato” di legno di Quebracho che rimane dopo l’estrazione del tannino per produrre tutta l’energia e il vapore necessari in impianto e immette il surplus nella rete elettrica nazionale argentina. E le imponenti coltivazioni di Quebracho (le cui piantine provengono dagli stessi vivai di Unitan), impiantate ormai a partire da trent’anni fa e che ogni anno aumentano. Si tratta di alberi veri e che continuano a crescere, quelli più anziani saranno a breve già idonei per la produzione.
Questa è stata una vera e propria scommessa di Unitan, perché la letteratura scientifica non riportava all’epoca nulla sulla possibilità di piantare giovani esemplari di quebracho in campo aperto ottenuti da semi in vivaio, e men che meno a partire dai semi, per far crescere nuovi alberi che fossero un giorno utilizzabili nuovamente. “Li abbiamo visti, toccati e ci abbiamo camminato in mezzo: un vero bosco, enorme – commentano i visitatori -. E altri stanno continuando a crescere in diversi siti su due province”. L’attività di silvicoltura e la centrale di cogenerazione, che hanno già reso Unitan “carbon neutral”, permetteranno l’anno prossimo di certificare lo stato di “carbon negative”, cioè Unitan con la sua attività “sequestra” dall’atmosfera e trasforma in ossigeno più anidride carbonica di quanta ne immette con la sua attività di produzione degli estratti, dunque lavora esattamente come una foresta.
Durante la visita al sito di Puerto Tirol (provincia del Chaco, 1100 km a nord di Buenos Aires), assieme al presidente Ariel Lopez Mato e al responsabile Commerciale Roberto Wittner, Lapi e Pinori sono stati guidati dall’affiatato e giovane team che presiede e coordina le diverse attività: le responsabili Paola Gabriela Bellucci (servizio qualità Unitan), Johanna Obregon (impianto di cogenerazione), Anahi Uferer (trattamento acque in/out), Macarena Mateo (laboratorio) e i loro colleghi Josè Sclippa (responsabile produzione), Marcello Larrea (manutenzione), Rosario Benitez (ambiente), Herman Delon (vivai), Josè Otaran (piantagioni) e Gustavo Ferrer (comunicazione Unitan). A loro e alle loro squadre il nostro grazie per averci fatto conoscere ed affezionare ancora di più a una delle colonne portanti della nostra società e dell’intero gruppo.
Mercoledì 17 maggio abbiamo incontrato e spiegato la nostra attività a ragazzi e ragazze di una classe quarta dell’Istituto Tecnico Carlo Cattaneo di San Miniato – indirizzo Chimico Conciario.
Gli studenti e studentesse hanno visitato la Conceria Gi.Elle.Emme di Ponte A Egola nell’ambito dell’iniziativa Fabbriche Aperte 2023 alla quale il Gruppo Lapi partecipa da anni in collaborazione con Federchimica.
Nel corso del tour in azienda alla scoperta del tradizionale metodo di concia lenta in vasca, Stefano Pinori ha illustrato le proprietà dei tannini naturali, facendo “assaggiare” ai presenti le diverse tipologie che commercializziamo. Un incontro interessante che ha incuriosito e divertito la comitiva. Una bella occasione, che rinnoviamo con piacere, per raccontare il nostro mondo.
Quest’anno, dopo tre anni di interruzione a causa dell’emergenza Covid, le aziende del Gruppo Lapi sono tornate ad ospitare le visite formative nell’ambito del progetto “Fabbriche Aperte 2023”. L’iniziativa è partita a febbraio dall’azienda di prodotti chimici FGL International di Castelfranco di Sotto e con le visite di maggio in Toscolapi, Lapi Gelatine e Conceria Gi.Elle.Emme ha coinvolto in tutto circa 140 studenti e studentesse.
Il progetto, lanciato per la prima volta da Confindustria attraverso la rete delle associazioni territoriali e di settore per promuovere la cultura d’impresa nella società, è stata sposata da Lapi Group nel 2011 insieme a Federchimica, portandolo avanti ogni anno grazie al coordinamento organizzativo del Progetto Giovani di Lapi Group, ramo della holding dedicato alle attività di formazione, impegno sociale e sviluppo sul territorio.
“Siamo molto felici di tornare a ospitare studenti nelle nostre aziende – ha commentato Francesco Lapi, responsabile del Progetto Giovani di Lapi Group -. Questa è una preziosa occasione per i ragazzi che si affacciano al mondo del lavoro, per conoscere dal vivo le realtà aziendali presenti sul territorio”. “Quest’anno abbiamo rinnovato la nostra partecipazione al progetto formativo con una nuova organizzazione, studiata per far incrociare, in modo quanto più utile ed efficace, il percorso formativo degli studenti con le visite in azienda. Dalla risposta degli stessi studenti, dal loro interesse ed entusiasmo, abbiamo già ottenuto la prima conferma positiva sull’esito dell’iniziativa”.
Lo scorso 18 aprile insieme a Jurij Bartolucci, agente commerciale della Toscolapi, Stefano Pinori della Figli di Guido Lapi è stato in visita allo stabilimento di Juncà Gelatines a Banyoles (Spagna).
La storica industria catalana di gelatine alimentari Juncà è stata acquisita da Lapi Gelatine, parte del Gruppo Lapi, a fine 2021. Accolti dal General Manager Fabio Da Lozzo e dal suo staff, è stato molto interessante e stimolante entrare nel vivo della produzione di questi importanti ingredienti alimentari. La gelatina, sia quella a vari gradi di potere gelificante, sia quella idrolizzata (collagene), è un importante ingrediente per svariate preparazioni alimentari, dalle caramelle gommose a insaccati vari e salumi, dalle preparazioni lattiero casearie all’enologia e alle bevande energetiche, oltre ad essere un imprescindibile componente per la realizzazione di capsule per l’industria farmaceutica.
La Figli di Guido esprime un ringraziamento agli amici di Juncà: a Oriol Carbò Bosch, che con competenza ha fatto da tutor nella visita all’interno dello stabilimento, dal ricevimento della materia prima fino al confezionamento e ai controlli di laboratorio. Un grazie a Ciprian Virgil Fotin che potuto mostrare l’efficienza della filtrazione in stabilimento. E un grazie a Natalia Llinas Cortinas, Hassana Houmami Chaibi e Sergi Camara Valenciano dell’ufficio commerciale, che supportano ordini sempre urgenti.
Figli di Guido Lapi e Toscolapi collaborano insieme per la valorizzazione e commercializzazione in Italia delle gelatine di Juncà sul mercato enologico. Un nuovo obiettivo da raggiungere insieme.
È tornata, l’8 marzo 2023, quella che ormai è diventata una tradizione per la Figli di Guido Lapi. Da 4 anni infatti l’azienda porta la Mimosa alle donne delle concerie venete e toscane.
Un segno di riconoscenza e rispetto verso le donne e anche verso il pianeta. Un appuntamento importante per ribadire la necessità di promuovere pratiche sostenibili e rispettose.
La mimosa è conosciuta maggiormente come il fiore simbolo della Festa della Donna, ma è anche la pianta da dove si estrae il tannino naturale più utilizzato per la concia delle pelli.
Da sempre Figli di Guido Lapi distribuisce in Italia gli estratti di mimosa più sostenibili al mondo, che provengono dagli oltre 58.000 ettari di piantagioni che l’azienda sudafricana NTE Ltd. gestisce correttamente senza impoverire le risorse naturali.
“Sono circa 9 milioni gli alberi di mimosa utilizzati ogni anno dal nostro storico fornitore NTE e 15 milioni quelli annualmente piantati. Con un bilancio in positivo di 6 milioni di alberi in più in natura all’anno”, spiega Stefano Pinori alla guida dell’azienda. “Per questo motivo possiamo affermare che la Mimosa della Figli di Guido Lapi è VERDE. E come ogni anno, l’abbiamo portata ad oltre 100 aziende del distretto conciario toscano e veneto”.
La rotazione della piantagione di mimosa è molto rapida, paragonabile a quella dell’albero di pioppo per produrre cellulosa e carta. E l’utilizzo di questa risorsa è fatto in modo rispettoso dell’ambiente e sostenibile: le cooperative di coltivatori in Sud Africa hanno la certificazione FSC o PEFC. Sono protocolli riconosciuti a livello globale, nati per promuovere la corretta gestione delle coltivazioni forestali e garantire che i prodotti che raggiungono il mercato provengano da risorse gestite in modo sostenibile, cioè socialmente giusto, ecologicamente sano ed economicamente sostenibile.
L’albero di mimosa (in botanica acacia mearnsii) è veramente una buona pianta.
Come tutti gli alberi grazie alla fotosintesi fissa (cioè ritrasforma in materiale vegetale) l’anidride carbonica presente nell’atmosfera: una tonnellata di CO2 rimossa per ettaro ogni anno, dunque un contributo piccolo ma tangibile alla riduzione dei gas serra e alla lotta ai cambiamenti climatici. E ci ridà indietro ossigeno. La mimosa è anche azoto fissatrice, cioè trasforma l’azoto naturalmente presente nell’aria in sostanze nutritive che rilascia nel suolo, in pratica “concima” il terreno in cui cresce (come fanno le piante leguminose). Infine non ha bisogno di irrigazione, è sufficiente quella naturale apportata dalle piogge.
“Oggi al simbolo della mimosa come segno di riconoscenza e attenzione verso le donne, per l’8 marzo, si aggiunge un altro concetto importante: la mimosa è sostenibile”, ribadiscono dall’azienda.
Siamo molto lieti di annunciare che l’azienda Exandal, nostro storico fornitore di Tara che rappresentiamo in esclusiva in Italia da dieci anni, si è guadagnata ancora una volta la posizione di più grande produttore ed esportatore di gomma di tara e polvere di tara nel mondo nel 2022.
Verificate le statistiche annuali sulle esportazioni peruviane dello scorso anno, l’azienda ha rinnovato questo primato a livello internazionale.
Festeggiamo insieme ad Exandal questo prestigioso traguardo, che è il logico riconoscimento da parte del mercato per la qualità ed eccellenza sia dei prodotti che dei servizi che Exandal garantisce. Un risultato raggiunto anche attraverso rapporti di lavoro che durano da molti anni, come il nostro, e sono frutto della fiducia guadagnata negli anni.
Siamo orgogliosi di essere gli agenti Exandal in Italia, il volto di questa prestigiosa Società nel mercato italiano, e non vediamo l’ora di rafforzare sempre di più la nostra collaborazione in futuro.
Grazie al successo e agli ottimi risultati raggiunti, Exandal ha aperto e gestisce da anni la fondazione di beneficenza “Happy Little Faces“, che offre gratuitamente asili nido, istruzione e pranzi ai bambini delle comunità più bisognose a Lima, in Perù.
Acquistando i prodotti Exandal ogni cliente ha dato indirettamente il proprio sostegno anche a questa iniziativa.
Cuoio di Toscana ha inaugurato con un evento speciale, in occasione di Pitti Uomo 103, un nuovo spazio a Palazzo Strozzi, per toccare con mano tutto il lifestyle del Consorzio conciario e il mondo del cuoio. Il locale Strozzi Bristrot , rinnovato negli arredi, rimarrà aperto anche dopo il salone fiorentino.
Un luogo inedito in cui il cuoio a concia lenta al vegetale con una finitura speciale anti-macchia ed anti-graffio, ha preso vita tra le pareti, il bancone e i tavoli, sorprendendo per la sua bellezza e duttilità.
Nella serata inaugurale gli ospiti hanno potuto partecipare a un percorso volto a coinvolgere i 5 sensi, immergendosi non solo tra le note dei tannini ma anche tra profumi e home fragrance dalle note ricercate. Se la co-lab Parfumèide x Cuoio di Toscana ha creato un’indimenticabile experience olfattiva, sono stati numerosi i protagonisti che hanno unito l’universo creativo del Consorzio con il mondo del food & beverage. Dal dj e produttore Marvely, che ha svelato l’inedito Sounds of Cuoio di Toscana, allo chef Cristiano Tomei, che ha preparato uno showcooking con risotto alla mimosa servito su corteccia di castagno, fino agli amari ottenuti da un mix di legni di quebracho, castagno e mimosa nati dal mixologist Tripstillery.
Durante l’evento i partecipanti hanno avuto anche la possibilità di visitare la mostra “Olafur Eliasson: Nel tuo tempo”, in scena a Palazzo Strozzi fino al 22 gennaio.
PER UN ALBERO TAGLIATO, ALTRI 4 MILIONI RIPIANTATI
Figli di Guido Lapi, in collaborazione col suo storico fornitore di tannini di quebracho, la società argentina UNITAN, il 21 novembre celebra la Festa dell’Albero 2022 coinvolgendo i suoi clienti in un progetto sostenibile.
L’azienda toscana coglie l’occasione della giornata internazionale dedicata agli alberi per raccontare l’attività portata avanti insieme a UNITAN in Argentina: un progetto di gestione responsabile del territorio che garantisce la sostenibilità nell’utilizzo della risorsa naturale. Per ogni pianta di quebracho tagliata per l’estrazione del tannino, corrispondono nuove coltivazioni e messe a dimora di nuovi alberi.
Qualche numero? Solo nel 2022 UNITAN ha piantato 4 milioni di alberi tra quebracho ed eucalipto.
E altre 200.000 piantine di quebracho sono pronte per essere messe a dimora ogni anno.
Il progetto di UNITAN è portato avanti nel rispetto delle specie autoctone del proprio paese, insieme ad una diffusione di un messaggio green che passa attraverso il coinvolgimento di istituzioni, comunità locali e la partecipazione dei bambini delle scuole.
Il quebracho è un albero proveniente dall’Argentina caratterizzato da un’elevata presenza di tannini che Figli di Guido Lapi utilizza da sempre per il trattamento e la colorazione di prodotti unici. Un prodotto vegetale che, grazie a questo sistema industriale sostenibile, non priva il pianeta delle sue risorse, ma ne reimmette di nuove e in misura maggiore di quante ne utilizza.
Una “dolce” sorpresa per le concerie
Quest’anno la Figli di Guido Lapi, azienda specializzata in tannini vegetali per l’industria conciaria, ha deciso di raccontare alle concerie le attività virtuose di cui è co-protagonista. Lunedì 21 novembre regala ad oltre 100 aziende conciarie di Toscana e Veneto una confezione a forma di tronchetto contenente un dolce omaggio: tre vasetti di “Dulce de Leche”, la crema spalmabile dolce tipica argentina.
Un dono simbolico che celebra la Festa dell’Albero e, attraverso un QR Code, stimola a conoscere meglio le iniziative intraprese da UNITAN grazie al contributo della Figli di Guido Lapi.
Altre attività green di UNITAN
Ogni anno UNITAN registra un risparmio di emissioni in atmosfera pari a 300.000 tonnellate di CO2.
L’azienda argentina ha scelto di utilizzare energia da fonti rinnovabili, avviando un impianto a biomasse (nel quale è utilizzato il legno detannizzato) con potenza installata di 7 MW.
L’obiettivo di UNITAN entro il 2023 è quello del “Carbon Positive”: vale a dire superare con l’anidride carbonica non immessa in atmosfera (grazie alle piantagioni realizzate) il livello di CO2 immessa durante il processo di lavorazione.
“Questa è la prima edizione della Festa dell’Albero che celebriamo e vorremo far diventare questo giorno un’altra data di riferimento nel calendario della Figli di Guido Lapi, insieme all’8 marzo che già da tempo festeggiamo con la Mimosa- commenta la Figli di Guido Lapi- . È una nuova occasione per parlare alle concerie e celebrare insieme una scelta di concia NATURALMENTE VEGETALE, come piace definirla a noi”.
È un camice bianco che ha il sapore di inizio scuola.
Si è rinnovata anche quest’anno la collaborazione tra le aziende del Gruppo Lapi e l’Istituto Tecnico “Carlo Cattaneo” di San Miniato, con la donazione dei camici da laboratorio a studenti e studentesse delle classi prime dell’indirizzi “Chimica e materiali” e “Biotecnologie sanitarie”.
Questa volta sono stati la Figli di Guido Lapi, azienda storica della holding specializzata nel commercio di tannini, e Npa Mosè, laboratorio creativo dove si personalizzano pellami e tessuti per la moda, a regalare ai ragazzi la fornitura di dispositivi di protezione individuale a loro utili per affrontare le ore di lezione in laboratorio. I camici accompagneranno gli studenti nelle loro attività scolastiche appena iniziate.
“Un omaggio simbolico che rappresenta la vicinanza del Gruppo Lapi agli studenti che muovono i primi passi nel loro percorso scolastico nel campo della chimica”, ha commentato Francesco Lapi, responsabile del Progetto Giovani, l’organismo attraverso il quale da anni Lapi Group porta avanti iniziative e progetti in ambito formazione e non solo. “Il nostro rapporto con l’Istituto Cattaneo è ormai consolidato. Parte a inizio anno scolastico con la donazione dei camici, ma continua con le visite in azienda e le possibili esperienze di stage e alternanza scuola-lavoro che spesso si attivano durante a fine percorso di studi di questi ragazzi”.
La consegna dei camici è avvenuta presso l’Auditorium della scuola martedì 4 ottobre 2021 alla presenza del nuovo dirigente scolastico Salvatore Picerno, di alcuni docenti, dei quasi 70 studenti delle classi prime. In rappresentanza del Gruppo Lapi, Francesco Lapi insieme a Stefano Pinori e Tiziana Oliveri della Figli di Guido Lapi e Mosè Piccolo, della Npa Mosè, hanno parlato ai ragazzi spiegandogli le proprie attività e invitandoli a visitare le sedi produttive.
L’Istituto ringrazia le aziende che hanno fornito i materiali in attesa di rincontrarle nei prossimi mesi per l’iniziativa “Fabbriche Aperte”.
Lapi Group ha scelto di aderire a M’illumino di meno 2022, la “Giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili” con una serie di azioni simboliche che coinvolgono in modo corale le sue aziende.
L’iniziativa, promossa dal programma radiofonico Caterpillar, Rai Radio2 con Rai per il Sociale, è ormai giunta alla 18esima edizione e quest’anno si è tenuta venerdì 11 marzo con i temi “Spegnere, Pedalare, Rinverdire, Migliorare”.
La sera dell’11 marzo si sono spente le luci in 7 aziende del gruppo: oltre alla Figli di Guido Lapi, Npa Mosè, Finikem e FGL International a Castelfranco di Sotto, Toscolapi a Santa Croce sull’Arno, Conceria Gi-Elle-Emme a Ponte A Egola, Lapi Gelatine a Empoli. Le insegne, i piazzali, gli uffici e gli ingressi dei vari stabilimenti sono restati al buio, oltre ovviamente alla sede di Lapi Group, in piazza Rita Levi Montalcini a Santa Croce, che ha oscurato la propria illuminazione per l’occasione.
Al simbolico spegnimento delle luci, ormai una tradizione per l’evento in questione, il Gruppo ha unito un’altra idea che vuole andare a coinvolgere direttamente sia i propri dipendenti, sia la comunità in cui da oltre 70 anni opera. È stato realizzato un segnalibro memorandum con il decalogo di M’illumino di meno: 10 semplici regole/suggerimenti per modificare il proprio stile di vita in modo più sostenibile. Questo segnalibro è stato consegnato a tutti coloro che lavorano nelle aziende Lapi Group e alla Biblioteca Comunale di Santa Croce sull’Arno. Una piccola donazione che vuol rappresentare il legame che da sempre unisce il Gruppo Lapi al suo territorio di appartenenza.
Francesco Lapi consegna i segnalibri al Sindaco di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda
“Il nostro è solo un piccolo gesto col quale vogliamo ricordare la nostra presenza e vicinanza al territorio e alle tematiche green- ha spiegato Francesco Lapi, responsabile del Progetto Giovani di Lapi Group- . Aderendo a M’illumino di meno, vorremo lanciare un messaggio positivo e ribadire l’attenzione che le nostre aziende hanno sempre dedicato all’eco-sostenibilità. La nostra è infatti una holding che rappresenta un vero e proprio esempio di economia circolare, l’espressione di una filosofia industriale rispettosa dell’ambiente e delle persone che lo abitano”.
Segnalibri Decalogo M’Illumino di meno
Lo slogan lanciato da Lapi Group è “Spegni la luce, accendi i tuoi sogni. Le piccole cose sono responsabili di grandi cambiamenti”. Un invito aperto a dare il proprio contributo attraverso le piccole scelte e azioni quotidiane. “Con la situazione drammatica in corso a livello internazionale e la crisi energetica che impone rincari salatissimi, parlare di piccoli gesti green può sembrare superfluo- ha aggiunto Francesco Lapi- . Ma è invece importante farsi portatori di un messaggio di speranza, soprattutto verso i giovani, perché tanti piccoli comportamenti virtuosi possono fare la differenza”.
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